Nel 1938 si sosteneva che i prodotti derivati dalla canapa fossero almeno 25.000.
Scopriamo come la canapa venisse utilizzata dagli antichi.
La coltivazione della pianta della canapa è originaria del continente centro-asiatico e risale ad oltre 10.000 anni fa.
Le prime testimonianze di corde realizzate in canapa sono state rinvenute in un sito archeologico dell'isola di Taiwan dove è stato portato alla luce un intero villaggio.
Durante gli scavi sono stati trovati vasi in ceramica decorati con corde realizzate in canapa.
In una grotta della Romania, invece, sono stati rinvenuti semi di canapa fossilizzati: ciò ha dimostrato come la pianta della canapa esista da quando – fondamentalmente – esiste l'uomo.
Caratteristiche della canapa
La canapa è una pianta che nasce in condizioni paludose o salmastre, cresce nell'acqua e, nutrendosi delle sostanze minerali in essa contenute, impara anche a difendersene.
Non teme perciò l'umidità e si conserva a lungo, senza ingiallirsi.
Le sue qualità assorbenti, attirano nelle sue fibre i metalli pesanti, perciò è in grado di effettuare una sorta di bonifica spontanea dei terreni.
Non teme insetti né parassiti, per cui è raro che un raccolto venga distrutto da un infestazione.
E' una pianta tenace e resistente, pur risultando flessibile: si piega, ma non si spezza.
E' una pianta, infine, di cui non si scarta nulla – dai semi, al fusto, alle foglie – ed è perciò facile intuire quanto la sua coltivazione possa rivelarsi utile per molteplici scopi ed usi.
Uso tessile
Antichi manoscritti cinesi trattano della canapa in riferimento all'uso tessile ed è storicamente accertato come già i Mongoli, i Tartari e i Giapponesi la utilizzassero per ottenere tessuti e filati, ancor prima dell'avvento del cotone e della seta.
Giunta in Occidente mediante gli spostamenti delle tribù migratorie, è sicuramente conosciuta ed utilizzata da Greci e Romani, tuttavia nel Mediterraneo il suo uso si diffonde maggiormente a partire dal Medioevo e soprattutto durante l'egemonia delle Repubbliche Marinare.
Dalla canapa infatti si ottengono tessuti e fibre estremamente resistenti, in particolare all'acqua e all'umidità, che risultano perciò ideali per realizzare corde, vele, ciondoli ed alberi delle vele.
In Italia, la zona compresa tra Ravenna, Ferrara e Bologna diventa una distesa continua di piantagioni più o meno spontanee di canapa, anche se la sua coltivazione si diffonde in tutto il territorio: ovunque ci sia una Repubblica Marinara, una flotta o un porto, c'è una piantagione di canapa.
L'italia diventa secondo produttore mondiale di canapa e primo fornitore ufficiale di corde e vele per le navi della Flotta Britannica.
Uso medico
Nei trattati farmacologici più antichi si rintracciano spesso richiami all'uso benefico della canapa in ambito medico.
Il più antico trattato in cui si parli della "ma" (termine cinese per indicare la cannabis) risale al 2737 a.c., all'epoca dell'Imperatore Shen Nung: la canapa viene consigliata nella terapia delle infiammazioni femminili, della gotta e della malaria ed è considerata un ottimo antinfiammatorio e anti depressivo naturale.
Nel 2000 a.c. sappiamo che gli antichi Egizi utilizzavano impacchi di canapa e miele nel trattamento delle infiammazioni e delle irritazioni degli occhi.
Nei testi sacri dell'Induismo, invece, la pianta viene citata come ingrediente utilizzato durante alcune cerimonie religiose: nell'Atharva Veda, ad esempio, viene suggerita come rimedio contro l'ansia, la depressione e l'insonnia.
Furono probabilmente le tribù nomadi provenienti dall'Iran (gli Sciiti) a portare nel Mediterraneo la pianta della canapa: Greci e Romani la utilizzavano sia come medicinale contro infiammazioni, dolori, otiti e stipsi, sia a scopo prettamente ricreativo, avendone conosciuto le qualità antidepressive e rilassanti.
Produzione cartaria
Le fibre ricavate dalla canapa risultano ben più resistenti di quelle del papiro: hanno meno possibilità di strapparsi e sfaldarsi e resistono maggiormente all'umidità e all'aggressione degli agenti atmosferici.
Su carta di canapa furono disegnate il 90% delle mappe navali, i libri di bordo e i testi sacri che i marinai si portavano in viaggio, ma forse non tutti sanno che su carta di canapa siano scritti anche la Dichiarazione d'Indipendenza degli Stati Uniti, la Bibbia di Gutenberg e molti altri testi fondamentali della storia e della letteratura mondiale.
Uso alimentare e domestico
Fin dall'antichità i semi della canapa sono stati spremuti per estrarne l'olio (utilizzato sia a scopo alimentare che a scopo terapeutico), mentre il fusto e i rami venivano macinati per ricavarne farine alimentari.
I rami più flessibili venivano invece intrecciati per confezionare ceste e canestri per il trasporto di oggetti e la conservazione del cibo.