Chi ha vissuto abbastanza da ricordare gli anni ’70 sicuramente non può dimenticare quelle tovaglie spessissime antiaderenti che popolavano le case. Chi è più giovane le avrà viste in casa dei nonni, o perché no, dei propri genitori. Quelle sono le tovaglie cerate e andavano tanto di moda già a partire dagli anni ’60. A seguito del boom economico, infatti, molti oggetti di pregio, come le tovaglie, se prima erano beni preziosi, diventarono alla portata di tutti. Contemporaneamente lo sviluppo di nuove tecnologie portò a sperimentare. Anche l’industria tessile si modernizzò, dando vita a questi nuovi tipi di tessuti impermeabili.
I tessuti resinati: cosa sono
Un tessuto resinato è più delicato e versatile del tessuto cerato delle famose tovaglie, ma queste rendono bene l’idea che sta alla base: la creazione un tessuto compatto, impermeabile e antimacchia.
La resinatura è un processo superficiale che si ottiene attraverso la spalmatura: un prodotto viene applicato su un materiale per conferirgli determinate caratteristiche. La resinatura dei tessuti, quindi, può essere utilizzata per impermeabilizzarli. Le possibilità che offre, però, non si fermano qui. Per fare un esempio, con la resinatura termoadesiva, si può rendere adesiva una superficie. In questo modo si possono creare ricami decorativi, suole per scarpe, toppe adesive e molto altro.
Quelli degli anni sessanta erano i primi esperimenti in ambito tessile. I risultati che ci sono oggi, però, sono più raffinati e allo stesso tempo elaborati. I tessuti che vengono utilizzati per i vestiti, per le auto, per le scarpe e non solo, spesso sono il risultato di resinatura o accoppitaura. L’accoppiatura consiste nel legare due o più strati di tessuti, o anche un tessuto a un altro materiale, come carta o plastica. Queste lavorazioni permettono una varietà di abbinamenti pressocchè infinita.
I tessuti, quindi, possono essere lavorati in un sacco di modi e non solo allo scopo di impermeabilizzarli o plastificarli.
Resinatura e accoppiamento: come fare
Sono lavorazioni che possono essere fatte solo con materiali e macchinari precisi. Non c’è una soluzione fai da te, l’unico modo è affidare i tessuti a un’azienda specializzata nella loro lavorazione. Molte aziende, come Viltex, sono specializzate in questo servizio. Sul sito www.viltextessuti.com si possono leggere alcune storie di abbinamenti assurdi che sono stati richiesti e portati a termine: un’altra testimonianza del fatto che il limite è solo la fantasia. La richiesta più bizzarra, raccontata dalla stessa azienda, l’hanno ricevuta da un’azienda nel settore dell’arredamento che voleva accoppiare un tessuto alla plastica a bolle per imballaggio. Pura follia! Eppure è stato possibile.
Ma non solo!
La lavorazione dei tessuti è un mondo ignoto ai più, ma veramente ampissimo. Gli ambiti di utilizzo dei tessuti sono infiniti così come le aziende che hanno bisogno di grandi quantitativi di tessuti originali. Dalle automobili alle scarpe, dai vestiti all’arredamento: piccole o grandi imprese possono desiderare un tessuto unico, inventato da loro e che colpisca i clienti. Non bisogna accontentarsi dei tessuti che si trovano in mercato. Si può cambiare prospettiva e vedere ogni materiale come il punto di partenza per il tessuto perfetto.
La nuova frontiera
Abbandonate le tovaglie cerate, si può guardare con curiosità al mondo tessile e scoprire accoppiamenti insoliti. Bisogna solo trovare ispirazioni e idee per creare nuovi abbinamenti e commissionarli a un’azienda di lavorazione dei tessuti. Dando un’occhiata su internet, ci si rende subito conto che i materiali che possono essere lavorati sono veramente tantissimi. E se si ha un dubbio si può sempre chiedere all’azienda! Abbiamo preso in esempio il sito vitlextessuti.com: ebbene sempre su questo sito troverete una lista dei materiali più comuni fino ad arrivare a “mollettoni, crine, pelo di cammello”. Ecco, provando a chiedere l’impossibile, a volte si scopre che non lo è!
Il tessuto perfetto alle esigenze di ciascuno esiste, bisogna solo pensarlo!