L’origine di questa arte è ignota e poco documentata, basti pensare alla pittura ottenuta da prodotti naturali che gli antichi si applicavano in volto apprestandosi alla caccia, oppure alla guerra o ai riti religiosi, vuoi per superstizione, vuoi per rudimentale mimetica. La sua genesi, per lo meno per come intendiamo noi oggi questa disciplina, viene fatta risalire agli antichi egizi, intorno al 5000 a.C. insomma, chi non ha presente il volto truccato della bellissima Cleopatra o di qualche faraone. Tuttavia, l’arte era diffusa non solo in Egitto, ma anche tra le altre civiltà della Mesopotamia e si diffuse ben presto nel mondo intero, anche se con sostanziali differenze: il trucco degli antichi cinesi, infatti, differiva da quello della Mesopotamia, ma in ogni caso, oltre ad avere motivazioni estetiche ne aveva di quella che al giorno d’oggi chiameremmo "skin care", ossia di cura della pelle e in generale della persona.
L’ANTICO EGITTO
In antico Egitto, i protagonisti del make up erano certamente gli occhi, e qui ritorniamo all’immagine della bella Cleopatra o di qualche faraone, ma non è certo l’unico elemento di cosmesi: non mancano certo i celebri bagni nel latte di asina!
L’ANTICA CINA
Nell’antica Cina, oltre ad avere caratteri curativi, il trucco era una moda: le donne erano considerate belle in base ai dettami dell’imperatore, il quale prendeva come modello una delle sue concubine.
L’ANTICA GRECIA
L’antica Grecia è patria della cultura di ogni tipo, anche per quanto riguarda la cosmesi: i greci erano infatti soliti preparare unguenti e lozioni con i vari ingredienti naturali che la loro terra, aiutata dal mite clima mediterraneo, produceva: dalla malva all’olio di oliva o di mandorle, fino all’utilizzo di alghe.
L’ANTICA ROMA
Anche nell’antica Grecia non mancavano gli accorgimenti di bellezza, dalla permanenza nelle terme, che avevano benefici diffusi non solo a livello fisico, ma anche psicologico e professionale (erano infatti occasione di discussione di business), fino alle pratiche per la depilazione: un vero uomo, infatti, era quello depilato, poiché si era sottoposto con onore al dolore della pratica.
MEDIOEVO
Questo è passato alla storia come il periodo più buio, anche per quanto riguarda l’estetica: i duri dogmi della Chiesa imponevano sobrietà. Infatti, il trucco era molto moderato e si preferiva curare la pelle senza troppi eccessi.
IL CINQUECENTO
Riecco un po’ di luce: la bellezza riprese il proprio posto e i vecchi canoni classici vennero rispolverati, con particolare attenzione non solo alla cura, ma anche al trucco della donna, del suo corpo e dei suoi capelli.
IL SEICENTO – SETTECENTO
Cipria chiarissima, guance rosee, labbra ristrette, colori pastello, ma soprattutto parrucche vaporose e dai volumi esagerati, ecco la moda nelle corti europee sia seicentesche che settecentesche.
L’OTTOCENTO
Finalmente, nell’Ottocento, anche la borghesia inizia ad avere accesso alla cosmesi, non solo per quanto riguarda l’acquisto dei prodotti, ma anche per quanto riguarda l’utilizzo degli stessi: precedentemente, un uomo o una donna della borghesia con trucco o pelle "troppo" curata sarebbe stato un azzardo sociale. Infatti, proprio in questo periodo incominciarono a svilupparsi le prime industrie, e prodotti e tecniche furono più accessibili, sebbene gli strati bassi fossero ancora tagliati fuori da questo mondo.
IL NOVECENTO
Il Novecento, invece, è un vero e proprio susseguirsi di mode, ampliate anche dai media: dal trucco sbarazzino dell’inizio secolo, alla sobrietà delle guerre e dei periodi subito successivi, fino agli eccessi del fine secolo.
IL VENTUNESIMO SECOLO
Arriviamo quindi alla conclusione di questo viaggio nella storia della cosmesi, e sicuramente questa è la parentesi più nota. Fatto sta che, negli ultimi anni, la tendenza sta diventando quella cura della pelle e del corpo (Skin care) e dell’applicazione di prodotti altamente mirati e naturali, con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale.
In conclusione, la storia è stato un grande susseguirsi di tendenze, la cura della persona è sempre stato, salvo la parentesi medievale, di primaria importanza: a prodotti naturali di cura e benessere si sono affiancati prodotti di mera estetica, proprio come accade oggi.
