Quasi tre volte più leggero del ferro l’alluminio è uno dei materiali più utilizzati a livello globale nel settore meccanico ed elettrico così come nella produzione di automobili, navi e mezzi pubblici.
La sue caratteristiche di leggerezza estrema e bassa densità, non influendo sulla sua resistenza, fanno sì che l’alluminio abbia un elevato rapporto peso/resistenza e questa caratteristica è alla base del suo enorme impiego in ambiti anche molto diversi tra loro. Ma come si passa dall’estrazione dell’alluminio alla sua lavorazione? Ecco tutti i dettagli.
Alluminio: dall’estrazione alla lavorazione
Il metallo più abbondante sulla crosta terrestre richiede un elaborato processo di estrazione e fusione per poter essere impiegato nei vari settori di cui è protagonista. Presente in oltre 270 minerali, in particolare nella bauxite, l’alluminio con la sua flessibilità, la sua grande resistenza e il suo essere non corrosivo, è un metallo puro che può essere estratto e/o fuso attraverso specifiche lavorazioni e processi.
I metodi di estrazione dell’alluminio sono essenzialmente due, in uno dei due metodi si procede all’estrazione attraverso un processo chimico e nel secondo invece si utilizza l’elettrolisi. In entrambi i casi al termine dell’estrazione si può procedere con la fusione.
Fusione dell’alluminio
Per fondere l’alluminio, realizzare prodotti in alluminio pressofuso e progettare processi di colata, entrano in campo le fonderie che si occupano proprio della lavorazione per fusione. Tra queste troviamo la Fonderia Gaibotti (www.fonderiagaibotti.com) leader del settore specializzata nella fusione di particolari e componenti in alluminio su disegno, ottenuti con la tecnica della fusione in conchiglia. Cos’è la fusione a conchiglia?
Fusione a conchiglia
La fusione a conchiglia è una particolare lavorazione mediante la quale l’alluminio viene fuso per gravità. Questa tipologia di fusione è particolarmente indicata quando ci si trova a dover produrre lotti di medie quantità e modeste dimensioni. Risulta necessario infatti che le dimensioni dell’oggetto finito oscillino dai 10 ai 70 cm circa, per limiti legati alle misure delle presse conchigliatrici.
Ma in cosa consiste nello specifico questa particolare fusione dell’alluminio? La fusione a conchiglia consiste in una lavorazione di colata in gravità volta a raggiungere un aspetto migliore e un’ottima finitura superficiale del prodotto rispetto ad altre tipologie di produzione.
Tra i vantaggi di questa particolare lavorazione ci sono, tra gli altri: bassi costi di produzione, riciclo di eventuali scarti di produzione e soprattutto migliore finitura superficiale e maggiore rispondenza con le caratteristiche specifiche desiderate e definite in fase di progettazione.
Aziende specializzate come la Gaibotti Fonderia Metalli, eseguono, in particolare, la fusione a conchiglia su piccole e medie tirature e serie, con lotti fino ai 2000 pezzi, realizzati interamente su disegno del cliente. Un servizio mirato per garantire i migliori risultati sul mercato. Ma quali sono i servizi accessori che orbitano attorno al mondo della fusione dell’alluminio?
A fare la differenza sono senza dubbio i servizi di consulenza e progettazione. Dalla scelta delle leghe alla progettazione dello stampo, dalle consegne programmate alle lavorazioni di completamento e finitura. Tutto questo rappresenta un importante quid in più capace di fare la differenza tra le fonderie standard e le fonderie all’avanguardia.
Come abbiamo avuto modo di vedere, dunque, il metallo più abbondante sulla crosta terrestre richiede ben più di un elaborato processo di estrazione e fusione. Per essere messo a servizio delle più importanti industrie nei vari settori di cui è protagonista (edilizia, automotive, nautica, settore aerospaziale, solo per citarne alcune) l’alluminio ha bisogno di essere plasmato attraverso delicati processi che avvengono tramite una serie di lavorazioni erogate dalle fonderie e dai loro team di professionisti.
Gli unici ad avere le giuste competenze per poter rende l’alluminio da semplice materiale estratto, a vero protagonista di un mercato variegato e diversificato in cui ogni giorno, grazie alle sue ormai ben note proprietà di leggerezza, resistenza, duttilità, malleabilità, forza e assorbimento acustico, conferma di essere, a ragione, il materiale più utilizzato dopo il ferro.