I panni sporchi si lavano in famiglia, ma non è stato sempre così.
Una volta c’erano i lavatoi di rione o di quartiere, veri e propri momenti di aggregazione ed ottimizzazione delle limitate risorse idriche a disposizione.
Poi il progresso ed il benessere diffuso, le lavatrici private e le lavanderie tradizionali hanno “rinchiuso” quest’attività nello spazio delle mura domestiche e non.
Il futuro potrebbe invece appartenere alle lavanderie automatiche?
Quelle che un tempo erano visibili solo all’interno delle grandi metropoli americane, iniziano oggi a far capolino anche nei piccoli paesini della provincia italiana.
Ma sono soltanto una forma di investimento o una risposta ad una reale necessità? Entrambe.
Investimento contenuto.
Un investimento contenuto, tra i sessanta ed i settantamila euro circa, ed una remunerazione già a partire dal secondo anno, con un margine certamente maggiore rispetto ai tassi di interesse applicati al giorno d’oggi.
Purché vi sia alla base del progetto una giusta ed oculata valutazione di alcuni fattori chiave.
La scelta della posizione dell’immobile in cui avviare la propria attività: se situato in un’area commerciale, i passanti potranno scoprirla da soli, evitando di doverla pubblicizzare intensamente. La presenza di altri negozi sarà inoltre occasione di ingannare l’attesa del lavaggio e dell’asciugatura.
La scelta di lavatrici, asciugatrici e detersivi: un’ottima qualità degli strumenti e dei prodotti utilizzati garantisce un risultato soddisfacente.
Infine la valutazione dell’impianto energetico da utilizzare,e lettrico o a vapore: tra tutti il fattore che maggiormente nei costi di gestione.
Ma quella delle lavanderie automatiche è una reale necessità?
Per studenti, vacanzieri, lavoratori fuori sede o privati che non hanno ancora acquistato una propria lavatrice, decisamente si.
Ma anche le semplici casalinghe iniziano ad utilizzarle per lavare capi fuori misura, come fodere o coperte, ad un prezzo più contenuto rispetto alle lavanderie tradizionali.
Quali sono le prospettive che quest’attività offre?
A prima vista potrebbe sembrare una gestione statica e ripetitiva, ma dotare il proprio locale di un tavolo dove riporre e piegare la biancheria, riviste da sfogliare nell’attesa, installare un monitor o della semplice musica di sottofondo, potrebbero rivelarsi un quid in grado di far decollare la propria attività.
Magari nei quartieri più glamour di New York qualcuno sta già pensando di dotare la propria laundry di un barman per allietare le proprie clienti con un drink.
D’altronde, a ben pensarci, le lavanderie automatiche non sono altro che moderni lavatoi, dove tra lenzuola e camicie possono nascere opportunità di dialogo, pettegolezzo e nuove conoscenze all’interno del proprio rione o paese.
Siti internet specializzati nel supporto ed assistenza a chi voglia intraprendere la strada delle lavanderie automatiche sono già presenti sul web.
Veri e propri consulenti che assistono e consigliano il novello imprenditore dalla A alla Z, supportati o sponsorizzati direttamente da aziende produttrici di lavatrici ed asciugatrici industriali.
Un’idea della loro competenza e serietà è ad esempio visibile sul sito https://www.dry-tech.it: istruzioni semplici ed essenziali, ma soprattutto consigli pratici affinché quest’investimento possa rivelarsi vincente.