I bruciatori radianti per forni industriali creati da Infragas

Un bruciatore radiante è un pannello che emette calore sotto forma di radiazione nello spettro degli infrarossi. Si tratta di componenti modulabili che possono andare a costituire strutture di grandi dimensioni, utilizzate in trattamenti termici industriali in cui un sistema senza fiamma risulta più funzionale.

Essi vengono alimentati grazie ad una miscela di metano/propano ed aria. Il calore sprigionato viene poi trasmesso utilizzando radiazione infrarossa a corta lunghezza d'onda, senza la presenza di fiamme libere esterne al bruciatore.

 

RHT

Acronimo di Radiant High Temperature, questi bruciatori realizzati da Infragas sono capaci di raggiungere una temperatura superficiale di 950° e possono operare in un range di potenza che va dal 50% fino al 100%. Sono ideali per tutte quelle tipologie di processo che richiedono un aumento di temperatura rapido, praticamente immediato.

L'uso principale per cui sono stati ideati è il pre-riscaldamento dei forni, ma possono essere impiegati efficacemente anche per il riscaldamento di parti metalliche, per la gelificazione delle polveri, per innalzare la temperatura degli stampi o molti altri impieghi in ambito industriale.

La struttura modulare di questi bruciatori utilizza due differenti sistemi di regolazione.

Gli standing-alone sono bruciatori che, seppur messi all'interno di un'organizzazione modulare, consentono di gestire i propri parametri indipendentemente dagli altri presenti all'interno dello stesso sistema. Quelli remotizzati, al contrario, lavorano come una singola macchina secondo certi parametri dati dal sistema di controllo.

Ogni unità RHT ha comunque un gruppo di gestione autonomo il cui scopo è regolare la composizione della miscela aria-combustibile secondo i parametri richiesti.

 

Perché scegliere i Radiant High Temperature?

Infragas realizza i suoi bruciatori radianti RHT utilizzando componenti in acciaio inossidabile, materiale che assicura una lunga durata nel tempo. La robustezza e la scelta delle materie prime rende questi prodotti assolutamente sicuri se sottoposti alla dovuta manutenzione, riducendo il rischio di danni alla struttura o malfunzionamenti.

Il combustibile utilizzato è una miscela di aria e gas, metano o propano, che risulta in un impatto ambientale ridotto rispetto ad altri sistemi, a parità di energia prodotta. Il sistema di combustione riduce al minimo la quantità di composti incombusti e nitrati, mentre la quantità di anidride carbonica prodotta è molto bassa se rapportata a qualsiasi altro sistema di alimentazione.

Ciò che ne deriva è un sistema molto flessibile, modulabile e facile da installare, ma anche a basso consumo ed ecologico. La produzione di calore è distribuita su tutta la superficie, con il risultato che i trattamenti saranno omogenei e uniformi.

L'accensione è rapida, con una produzione di calore immediata che rende i pannelli RHT praticamente sempre pronti all'uso. L'assenza della fiamma li rende ottimali anche per processi di rapida essiccazione o in presenza di materiali potenzialmente infiammabili.

 

Sistemi di controllo

Anche se integrati all'interno di una struttura modulare, ogni singola unità è dotata di un sistema di controllo detto pre-mix, il cui scopo è gestire continuativamente la composizione della miscela che alimenterà il bruciatore. Ad esso è associato uno stabilizzatore ed un modulatore di potenza, il quale consente di variare la quantità di energia prodotta dal 50% fino al 100%. È presente poi un display attraverso il quale controllare e gestire i parametri, oltre ad un filtro per l'aria in entrata.

Il gas viene portato attraverso un cavo dal diametro di 3/4 di pollice, con un tubo di connessione al bruciatore che ha una lunghezza massima di 700 mm.

Una volta assemblati all'interno di una struttura modulare, i pannelli RHT possono essere gestiti individualmente, oppure utilizzare un sistema di controllo remotizzato che uniformi tutti i parametri delle singole unità.